Una maschera in tessuto altamente idratante ed energizzante, grazie alla combo di estratti di melograno e acido ialuronico. Adatta anche alla pelle più sensibile.
Panoramica degli ingredienti
Aqua, Propylene Glycol, Glycerin, Alcohol, p-Anisic Acid, Dipotassium Glycyrrhizate, Glyceryl Acrylate/Acrylic Acid Copolymer, Hamamelis Virginiana Leaf Water, Hydroxyethylcellulose, Limonene, Mannose, Methylparaben, PEG-40 Hydogenated Castor Oil, Phenoxyethanol, Potassium Hydroxide, Potassium Sorbate, Propylparaben, Punica Granatum Fruit Extract, PVM/MA Copolymer, Sodium Benzoate, Sodium Hyaluronate, Sorbic Acid, Sorbitol, Xanthan Gum, Parfum.
Ingredienti chiave:
Idratante: Glycerin, Sodium Hyaluronate, Mannose, Sorbitol
Antibatterico/astringente: Hamamelis Virginiana Leaf Water
Antiossidante: Punica Granatum Fruit Extract
Altri ingredienti:
Emolliente: Caprylyl Glycol
Emulsionante: PEG – 40 Hydogenated Castor Oil
Esfoliante: Citric Acid
Idratante/umettante: Propylene Glycol, Glycerin, Glyceryl Acrylate/Acrylic,Sodium Hyaluronate
Profumazione: Limonene, Parfum/Fragrance
Conservante: P-Anisic Acid, Methylparaben, Phenoxyethanol, Potassium Sorbate, Propylparaben, Sodium Benzoate
Solvente: Aqua / Water, Alcohol, Propylene Glycol, Limonene
Tensioattivo/detergente: PEG – 40 Hydogenated Castor Oil
Controllo della viscosità: Propylene Glycol, Glyceryl Acrylate/Acrylic Acid Copolymer, Hydroxyethylcellulose, Pvm/Ma Copolymer, Xanthan Gum
Ingredienti irritanti o comedogeni:
Nome dell’ingrediente | cosa fa | irritazione | comedogeno |
Acqua | solvente | 0 | 0 |
Alcohol | solvente | 1 | 0 |
Limonene | profumazione | 1 | 0 |
Methylparaben | conservante | 0 | 1 |
PEG – 40 Hydogenated Castor Oil | emulsionante | 0 | 1 |
PVM/MA Copolymer | controllo viscosita7filmante | 0 | 1 |
Ingredienti nel dettaglio:
Propylene Glycol: Il glicole propilenico viene utilizzato nell’industria alimentare, cosmetica, farmaceutica e chimica. Si tratta di una sostanza molto versatile dai numerosi usi. In cosmetica è utilizzato principalmente come umettante e solvente. Favorisce la penetrazione degli attivi presenti nella formulazione di un cosmetico, e per questo motivo è a volte esorcizzato. Infatti potrebbe favorire l’assorbimento non solo delle sostanze buone contenute in un prodotto, ma anche di quelle cattive. Essendo un umettante è in grado di legarsi con l’acqua favorendo l’idratazione cutanea, inoltre la sua capacità di sciogliere la barriera intercorneocitaria, ovvero lo strato di cellule morte della pelle, farà si che questo prodotto riveli una pelle compatta e luminosa.
Glycerin: È l’ingrediente umettante più utilizzato in cosmetica, il che vuol dire che serve ad attirare l’acqua e ad impedire la disidratazione delle formulazioni in cui è contenuta così come della pelle. Quindi la glicerina è un ottimo idratante per la pelle, essa crea un serbatoio d’acqua che ne impedirà la disidratazione a lungo termine. Troppa glicerina potrebbe però generare l’effetto opposto a quello sperato: la molecola attirerebbe l’acqua in superficie dagli strati inferiori dell’epidermide lasciandoli disidratati. È bene quindi che questa molecola non sia mai utilizzata pura, ma in percentuali sempre inferiori al 40% della formulazione totale.
Alcohol: Un ingrediente molto comune e molto discusso. Se da una parte l’alcol è un buon solvente, astringente e antimicrobico, dall’altra può alla lunga risultare irritante e disidratante. È un ingrediente controverso che ha sicuramente molti vantaggi immediati per la cura della pelle e alcuni potenziali svantaggi a lungo termine.
p-Anisic Acid: La sua funzione principale è quella di nascondere gli odori sgradevoli all’interno di una formulazione cosmetica, ma viene utilizzato anche come conservante dato il suo potere funghicida. È un ingrediente sicuro
Dipotassium Glycyrrhizate: È una sostanza contenuta nella liquirizia ha un’azione cortison-simile che lo rende efficace come antinfiammatorio, lenitivo e antiossidante.
Glyceryl Acrylate/Acrylic Acid Copolymer: È un polimero composto da carbomer e glicerina. Questo ingrediente forma un film di idrogel fornendo ingredienti idratanti e idrosolubili come la glicerina alla pelle. A differenza del carbomer che può essere considerato pericoloso in quanto viene assorbito dalla pelle, questo polimero, avendo una dimensione molecolare più grande, non penetra nell’epidermide, fornendo idratazione allo strato più esterno del derma.
Hamamelis Virginiana Leaf Water: L’amamelide è un albero originario del Nord America, molto simile ad un cespuglio di nocciole. Questa miracolosa pianta è ricca di principi attivi che hanno proprietà astringenti, anti-infiammatorie, antiossidanti e anti-batteriche . È anche un noto vasocostrittore, ciò lo rende un ottimo ingrediente contro la pelle affetta da couperose. Inoltre promuove la guarigione della pelle lesionata, rafforzando le proteine della pelle e creando così una barriera protettiva.
Hydroxyethylcellulose: L’idrossietilcellulosa è un derivato della cellulosa dove i gruppi idrossili sono stati sostituiti da gruppi idrossietilici, i quali le impediscono di cristalizzarsi. Ha proprietà addensanti e gelificanti. E’ considerato un ingrediente sicuro e ben tollerato dalla pelle.
Limonene: È una fragranza presente in molte piante, come il rosmarino, l’ eucalipto, la lavanda, la citronella, la menta piperita ed è il componente principale dell’olio di scorza degli agrumi. Ha profumo agrumato, ma il problema di questo ingrediente è la facilità ad ossidarsi a contatto con l’aria. Ne risulta un composto ossidato può causare dermatite allergica da contatto e sensibilizzazione cutanea.
Mannose: Il Mannosio è uno zucchero e come gli altri zuccheri funziona da umettante. Usato nelle formulazioni cosmetiche il mannosio dona idratazione agli strati superficiali dell’epidermide.
Methylparaben: È un conservante che fa parte della temuta famiglia dei parabeni. È ben tollerato dalla pelle e non è fonte di irritazione, allora perchè è iniziata la battaglia ai parabeni? Uno studio condotto nel 2004 ha messo in relazione queste molecole con l’insorgenza del tumore al seno poiché queste sostanze interferiscono con il sistema ormonale, in particolare con la produzione di estrogeni. Inoltre possono creare danni alle cellule della pelle se combinati con l’esposizione solare (conviene sempre usare una protezione solare!). Esistono però diversi tipi di parabeni, alcuni dei quali sono stati recentemente vietati dalla commissione europea; altri, tra questi il Methylparaben, sono invece consentiti sotto una certa soglia (0.4%). Possiamo quindi affermare, che se usato sotto questa percentuale, il Methylparaben è sicuro per l’organismo umano.
PEG – 40 Hydogenated Castor Oil: I PEG (polietilenglicoli) sono solventi ed emulsionanti sintetici ricavati tramite ossido di etilene, la sigla PEG, che letteralmente vuol dire Poli Etilene Glicole, è spesso seguita da un numero (ad es. PEG-40): più il numero è alto, più è elevata la possibilità che il prodotto contenga residui di produzione che potrebbero rivelarsi tossici e cancerogeni. Per questo motivo i PEG con numeri bassi sono migliori di quelli con numero alto. Il PEG-40 Hydrogenated Castor Oil è un derivato idrogenato dell’olio di ricino etossilato si utilizza in percentuali che variano dallo 0,1 al 2 % e di solito si associa al PPG-26-Buteth-26.
Phenoxyethanol: Il fenossietanolo è un conservante utilizzato spesso in ambito cosmetico, esso ha un’azione antimicrobica oltre ad essere efficace contro la proliferazione di lieviti e muffe. Si trova spesso associato ai parabeni poichè funge da solvente per tali molecole e può essere irritante per la pelle più delicata, quindi è opportuno tenerlo lontano da occhi e labbra ed evitarlo in caso di dermatiti. È comunque considerato un ingrediente eco-sostenibile ed è approvato da ICEA per la produzione di cosmetici bio-ecologici.
Potassium Hydroxide: È un elemento molto alcalino che serve a regolarizzare il PH di una formulazione cosmetica. Da solo può essere irritante per la pelle, ma nelle preparazioni, misto ad altri ingredienti, è del tutto innocuo.
Potassium Sorbate: Conservante cosmetico che impedisce la proliferazione di muffe e lieviti. Viene utilizzato in combinazione con altri conservanti ed è spesso usato anche come conservante alimentare (E202).
Propylparaben: È un conservante che fa parte della famiglia dei temutissimi parabeni. È ben tollerato dalla pelle e non è fonte di irritazione, allora perchè è iniziata la battaglia ai parabeni? Uno studio condotto nel 2004 ha messo in relazione queste molecole con l’insorgenza del tumore al seno. Queste sostanze interferirebbero con il sistema ormonale, esplicando un’azione simile agli estrogeni. Furono inoltre trovate tracce di parabeni in cellule prelevate da tumori mammari, ma tali studi non furono mai verificati. Il Regolamento (UE) n.1004/2014 vieta l’uso di alcuni tipi di parabeni, e sancisce il divieto di usare il Propylparaben e il Butylparaben come conservanti nei prodotti cosmetici non sottoposti a risciacquo destinati a essere applicati nell’area del pannolino di bambini di età inferiore a tre anni. Oltre a tale divieto, il Regolamento ha stabilito che, negli altri tipi di cosmetici, la somma delle concentrazioni di ciascuno di essi non può superare lo 0,14% (come acido), fermo restando il limite dello 0,8% per la somma di tutti i parabeni contenuti nel prodotto.
Punica Granatum Fruit Extract: L’estratto dei semi del melograno è utilizzato in campo alimentare e cosmetico grazie alla sua alta concentrazione di Flavonoidi che combattono i radicali liberi, responsabili dell’invecchiamento delle nostre cellule. Nelle formulazioni cosmetiche il succo di melograno viene utilizzato per le sue proprietà antiossidanti ed idratanti, grazie alla sua capacità di stimolare la sintesi delle acquaporine, proteine presenti nei cheratinociti che regolano il contenuto di acqua cellulare.
PVM/MA Copolymer: È la forma acida libera del copolimero di metilviniletere e anidride maleica. Viene utilizzato principalmente nei prodotti per i capelli in quando è in grado di fissare i prodotti, sulla pelle genera un film che trattiene gli ingredienti attivi.
Sodium Benzoate: È un conservante che contrasta la proliferazione batterica. Non essendo ad ampio spettro viene spesso utilizzato in associazione ad altri conservanti. È eco-bio e sicuro sulla pelle.
Sodium Hyaluronate: È il sale sodico dell’acido ialuronico un attivo molto richiesto nella dermocosmesi degli ultimi anni. L’acido ialuronico è uno dei principali componenti dei tessuti connettivi e nella pelle ha un importante ruolo strutturale insieme a collagene ed elastina. La proprietà principale dell’acido ialuronico è quella di legare un elevato numero di molecole di acqua garantendo l’idratazione della cute. La sua funzione è quindi quella di idratante ma allo stesso tempo gioca un ruolo antiage. Infatti con il passare degli anni il nostro corpo produce sempre meno acido ialuronico e il risultato è una pelle svuotata e rilassata. Il sale sodico è più utilizzato dell’acido ialuronico in cosmetica poiché è più stabile, più facile da formulare e più economico. La molecola, oggi di origine sintetica, era originariamente ottenuta per fermentazione batterica dalla cresta dei galli.
Sorbic Acid: Un conservante di origine naturale. È un ingrediente sicuro utilizzato anche nel settore alimentare (lo troviamo indicato con la sigla E200)
Sorbitol: È un edulcorante, ovvero un dolcificante utilizzato in sostituzione dello zucchero nei prodotti alimentari. Nei cosmetici aiuta la pelle a trattenere l’acqua svolgendo una funzione idratante, inoltre dona ai prodotti consistenza.
Xanthan Gum: È il gelificante più usato per l’addensamento e l’emulsione. Chimicamente è un polisaccaride che deriva dalla fermentazione di microorganismi naturali. Questo ingrediente è approvato da Ecocert e utilizzato anche nell’industria alimentare.
Parfum: Con il termine profumo nell’inci ci si può riferire a 50 sostanze differenti che donano un odore gradevole ai cosmetici, ma che possono rivelarsi anche causa di allergie per chi ha la pelle più sensibile. La fragranza, naturale tanto quanto quella sintetica, può irritare la pelle ed essere un potenziale allergene se si ha pelle delicata. Non spaventatevi però, nella maggior parte dei prodotti questo ingrediente viene utilizzato in percentuali bassissime (si trova solitamente dopo metà dell’inci), e ciò riduce drasticamente la possibilità che possa causare problemi alla vostra pelle.